Guida alla Nuova Scuola Secondaria Superiore
(fare click sull'intestazione per accedere al sito dedicato dal MIUR alla Riforma 2010 o aprire qui la Guida in pdf)
LA RIFORMA
A partire dagli anni ’90, anche a seguito della prolungata assenza di leggi di riforma, i piani di studio dell'istruzione secondaria di secondo grado erano stati ampliati, per stratificazioni successive, in una straordinaria diffusione di sperimentazioni fino a raggiungere dimensioni anomale - se confrontate con quelle degli altri Paesi europei - sia per estensione oraria sia per numero di materie previste.
La Riforma della Scuola Secondaria Superiore, entrata in vigore con le classi prime dell'a.s. 2010-11, supera così l'enorme frammentazione degli indirizzi (oltre 500) che ne era derivata ed offre un panorama più chiaro per la scelta del percorso di studi.
Il numero delle materie e delle ore si riduce in tutti gli indirizzi per rendere più sostenibile il carico delle lezioni per gli studenti come raccomandato dall'OCSE.
Dunque un quadro orario più snello (si tratta di ore effettive di 60 minuti anziché di 50 come nel precedente ordinamento) che garantisce la giusta autonomia e flessibilità alle scuole (20% nel biennio iniziale e nell’ultimo anno, 30% nel secondo biennio, e ancora di più, fino al 40%, negli istituti professionali), inteso ad avvicinarsi alla scuola di altri paesi europei.
Con la riforma, i quadri orari delle lezioni si alleggeriscono in media del 10-15%, [...]. Le discipline di studio degli indirizzi vengono ricalibrate in funzione delle caratteristiche di ciascuno di essi. [...] Le istituzioni scolastiche, avvalendosi della propria autonomia, possono ampliare e arricchire il CURRICOLO con attività e insegnamenti facoltativi che, una volta scelti, comportano comunque l’obbligo di frequenza.
IL REGOLAMENTO
L'autonomia è una risorsa per progettare.
Il Regolamento DPR89/2010 fissa la durata dei percorsi liceali in 5 anni, - articolati in I, II biennio e V anno, - nonché il PIANO DI STUDIO (orario), gli OBIETTIVI SPECIFICI e il PROFILO in uscita per ogni indirizzo, lasciando all'autonomia delle singole scuole di flettere, integrare e ampliare la propria offerta formativa in coerenza con le specificità della comunità educativa e territoriale in cui è inserito il singolo istituto.
Gli insegnamenti aggiuntivi attivabili sulla base del Piano dell'Offerta Formativa d'Istituto sono elencati nell'Allegato H (art. 10).
Durata e articolazione (art. 2, c. 3)
I percorsi liceali hanno durata quinquennale. Si sviluppano in due periodi biennali e in un quinto anno che completa il percorso disciplinare. I percorsi realizzano il profilo educativo, culturale e professionale dello studente [...] di cui all’Allegato A al presente regolamento con riferimento ai piani di studio di cui agli Allegati B, C, D, E, F e G ed agli obiettivi specifici di apprendimento di cui all’articolo 13, comma 10, lettera a).
Approfondimento autonomo specifico (art. 2, c. 7)
Nell’ambito dei percorsi liceali le istituzioni scolastiche stabiliscono, a partire dal secondo biennio, [...] specifiche modalità per l’approfondimento delle conoscenze, delle abilità e delle competenze [...]. L’approfondimento può essere realizzato anche nell’ambito dei percorsi di alternanza scuola-lavoro di cui al decreto legislativo 15 aprile 2005, n. 77, nonché attraverso l’attivazione di moduli e di iniziative di studio-lavoro per progetti, di esperienze pratiche e di tirocinio.
I Nuovi Licei
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IL PROFILO
L'art. 2 del Regolamento DPR89/2010 rimanda all'All.to A per il PROFILO in uscita e agli All.ti B, C, D, E, F, G per il rispettivo PIANO DI STUDIO e QUADRO ORARIO di ogni percorso liceale.
L'Allegato A definisce il PROFILO EDUCATIVO, CULTURALE E PROFESSIONALE - sia quello comune a tutti gli indirizzi liceali che quello specifico di ciascun indirizzo, - in termini di RISULTATI DI APPRENDIMENTO attesi a conclusione del percorso quinquennale.
I RISULTATI COMUNI sono declinati in 5 AREE di competenze: metodologica, logico-argomentativa, linguistica e comunicativa, storico-umanistica.
I RISULTATI SPECIFICI descritti nell'Allegato A per il profilo in uscita dei percorsi offerti dal nostro Liceo sono elencati nelle rispettive pagine della voce Indirizzi di Studio unitamente al loro quadro orario indicato negli altri Allegati citati dall'art. 2 del regolamento (All.to D per il Liceo Linguistico, All.to F per il Liceo Scientifico).
Per raggiungere questi risultati occorre il concorso e la piena valorizzazione di tutti gli aspetti del lavoro scolastico:
• lo studio delle discipline in una prospettiva sistematica, storica e critica;
• la pratica dei metodi di indagine propri dei diversi ambiti disciplinari;
• l’esercizio di lettura, analisi, traduzione di testi letterari, filosofici, storici, scientifici, saggistici e di interpretazione di opere d’arte;
• l’uso costante del laboratorio per l’insegnamento delle discipline scientifiche;
• la pratica dell’argomentazione e del confronto;
• la cura di una modalità espositiva scritta ed orale corretta, pertinente, efficace e personale;
• l‘uso degli strumenti multimediali a supporto dello studio e della ricerca.
Si tratta di un elenco orientativo, volto a fissare alcuni punti fondamentali e imprescindibili che solo la pratica didattica è in grado di integrare e sviluppare. La progettazione delle istituzioni scolastiche, - attraverso il confronto tra le componenti della comunità educante, il territorio, le reti formali e informali, che trova il suo naturale sbocco nel Piano dell’offerta formativa, - la libertà dell’insegnante e la sua capacità di adottare metodologie adeguate alle classi e ai singoli studenti sono decisive ai fini del successo formativo.
I PERCORSI
Liceo Linguistico
art. 6, c. 1Il percorso del liceo linguistico è indirizzato allo studio di più sistemi linguistici e culturali. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità, a maturare le competenze necessarie per acquisire la padronanza comunicativa di tre lingue, oltre l’italiano e per comprendere criticamente l’identità storica e culturale di tradizioni e civiltà diverse.
L'Allegato D al DPR89/2010 descrive il PIANO DI STUDIO e QUADRO ORARIO dell'Indirizzo LINGUISTICO.
Liceo Scientifico
art. 8, c. 1
Il percorso del liceo scientifico è indirizzato allo studio del nesso tra cultura scientifica e tradizione umanistica. Favorisce l’acquisizione delle conoscenze e dei metodi propri della matematica, della fisica e delle scienze naturali. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per seguire lo sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica e per individuare le interazioni tra le diverse forme del sapere, assicurando la padronanza dei linguaggi, delle tecniche e delle metodologie relative, anche attraverso la pratica laboratoriale.
L'Allegato F al DPR89/2010 descrive il PIANO DI STUDIO e QUADRO ORARIO dell'Indirizzo SCIENTIFICO.
LE INDICAZIONI
Il DPR89/2010 (art.13) delega a successivo decreto ministeriale la definizione delle INDICAZIONI NAZIONALI riguardanti gli OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO NELLE SINGOLE DISCIPLINE dei diversi profili di cui all'art. 2 del Regolamento stesso. Si tratta del DI211/2010 nella cui Nota Introduttiva (All.to A) si legge:
Le Indicazioni nazionali degli obiettivi specifici di apprendimento per i licei rappresentano la declinazione disciplinare del Profilo educativo, culturale e professionale dello studente a conclusione dei percorsi liceali. Il Profilo e le Indicazioni costituiscono, dunque, l’intelaiatura sulla quale le istituzioni scolastiche disegnano il proprio PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA, i docenti costruiscono i propri PERCORSI didattici e gli studenti sono messi in condizione di raggiungere gli OBIETTIVI di apprendimento e di maturare le COMPETENZE proprie dell’istruzione liceale e delle sue articolazioni.
Sia i risultati comuni a tutti i licei che quelli peculiari di ogni indirizzo liceale descritti nel Profilo (DPR89/2010, All.to A) sono risultati trasversali al cui conseguimento concorrono strumentalmente le diverse discipline. Il Profilo costituisce quindi il preambolo imprescindibile alle Indicazioni che declinano quei risultati per ogni disciplina. Si tratta di risultati trasversali che
chiamano in causa la capacità progettuale del corpo docente e costituiscono l’ideale intelaiatura dei singoli Piani dell’Offerta Formativa. Costituiscono dunque gli obiettivi fondamentali che le Istituzioni scolastiche sono chiamate non solo a raggiungere, ma ad arricchire in base alla propria storia, al collegamento col territorio, alle proprie eccellenze e alle professionalità presenti nel corpo docente, anche attraverso il pieno utilizzo degli strumenti previsti dal Regolamento.
L'AUTONOMIA
Obiettivi, competenze e autonomia didattica
L’articolazione delle Indicazioni per materie di studio mira ad evidenziare come ciascuna disciplina - con i propri contenuti, le proprie procedure euristiche, il proprio linguaggio – concorra ad integrare un percorso di acquisizione di conoscenze e di competenze molteplici, la cui consistenza e coerenza è garantita proprio dalla salvaguardia degli statuti epistemici dei singoli domini disciplinari, di contro alla tesi che l’individuazione, peraltro sempre nomenclatoria, di astratte competenze trasversali possa rendere irrilevanti i contenuti di apprendimento.12 I due paragrafi su cui sono costruite le Indicazioni (competenze attese al termine del percorso e obiettivi specifici in itinere finalizzati al loro raggiungimento) chiariscono la relazione che deve correre tra contenuti e competenze disciplinari.
12 La Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 aprile 2008 sulla costituzione del Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente, definisce la competenza quale “Comprovata capacità di utilizzare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e personale”.
La Nota Introduttiva alle Indicazioni Nazionali (DI211/2010, All.to A) elenca 5 criteri costitutivi cui sono ancorate le Indicazioni stesse:
- l’esplicitazione dei nuclei fondanti e dei contenuti imprescindibili, quale patrimonio culturale condiviso e fondamento comune del sapere che la scuola ha il compito di trasmettere alle nuove generazioni;
- la rivendicazione di una unitarietà della conoscenza, senza alcuna separazione tra “nozione” e sua traduzione in abilità;
- l’enfasi sulla necessità di costruire, attraverso il dialogo tra le diverse discipline, un profilo coerente e unitario dei processi culturali;
- la competenza linguistica nell’uso dell’italiano come responsabilità condivisa e obiettivo trasversale comune a tutte le discipline, senza esclusione alcuna;
- la possibilità di essere periodicamente riviste e adattate, alla luce dei monitoraggi e delle valutazioni effettuati secondo quanto prescritto dall’articolo 12 del Regolamento dei Licei.
In conclusione, la Nota indica nella autonoma pianificazione d'istituto la via che ogni scuola è chiamata a seguire sperimentando, ampliando, monitorando, validando e aggiornando la propria offerta formativa:
Le Indicazioni non dettano alcun modello didattico-pedagogico. Ciò significa favorire la sperimentazione e lo scambio di esperienze metodologiche, valorizzare il ruolo dei docenti e delle autonomie scolastiche nella loro libera progettazione e negare diritto di cittadinanza, in questo delicatissimo ambito, a qualunque tentativo di prescrittivismo. La libertà del docente dunque si esplica non solo nell’arricchimento di quanto previsto nelle Indicazioni, in ragione dei percorsi che riterrà più proficuo mettere in particolare rilievo e della specificità dei singoli indirizzi liceali, ma nella scelta delle strategie e delle metodologie più appropriate, la cui validità è testimoniata non dall’applicazione di qualsivoglia procedura, ma dal successo educativo.
La pianificazione d'istituto si articola in una serie di documenti programmatici che regolano l'offerta formativa in un ciclo continuo di progettazione-attuazione-verifica-miglioramento.
L'OFFERTA
Il ciclo continuo di pianificazione dell'offerta formativa d'istituto è documentato dai seguenti atti ufficiali e regolamentato dal Sistema di Gestione della Rete Scuoleinsieme:
PROGETTAZIONE
- il PTOF - Piano Triennale dell'Offerta Formativa
- il PAI - Piano Annuale per l'Inclusione
- il PTF - Piano Triennale di Formazione del personale docente e non docente
- il PSD - Piano Scuola Digitale
ATTUAZIONE
- il Curricolo d'Istituto
- le Programmazioni disciplinari di Dipartimento
- i Piani di Lavoro disciplinari dei singoli docenti
VERIFICA
- il RAV - Rapporto di AutoValutazione d'Istituto
MIGLIORAMENTO
- il PdM - Piano triennale di Miglioramento